La vita del cartellino spesso stufa chi ha una mente creativa e ama le sfide. Mettersi in proprio, però, non è un lavoro semplice e spaventa.
In un contesto di incertezza, come è oggi il mercato del lavoro, ognuno cerca di mantenersi il proprio posto fisso per non dover rinunciare ad uno stipendio che alla fine del mese comunque arriva.
Non sempre però questo basta. Arriva il momento, come è successo a me, di voler mollare tutto e mettersi alla prova.
Se ci stai pensando e stai leggendo questo articolo è perché questa vocina, che reclama indipendenza, flessibilità e gestione del tempo, sta solleticando anche il tuo orecchio e la tua anima.
Allora mettiamoci all’opera e vediamo quali sono le cose che devi sapere se vuoi diventare anche tu freelance.
Cosa sai fare
La prima domanda da porsi è: cosa so fare? Quali sono le mie abilità? Non è una domanda facile e banale, anche io me lo son chiesto dopo tanti anni di azienda e non subito mi son data una risposta chiara ed esauriente.
Il primo passo da fare, dunque, è individuare un’abilità per la quale si è portati, che sia fisica o meno importa poco.
Sei brava a cucinare, hai abilità nella creazione di oggetti o puoi offrire servizi, come me, di copywriting o legati al mondo della comunicazione digitale?
Nei primi casi puoi vendere i tuoi prodotti attraverso piattaforme digitali che ti consentono di promuoverli in modo capillare e con ottimi risultati. A tal proposito, puoi consultare un mio articolo interessante sulla piattaforma Comehomefun.it.
Oggi anche avere un appartamento con una stanza e un bagno in più può portare guadagno e la piattaforma di Airbnb e Booking ce lo dimostrano ampiamente.
Insomma, capisci chi sei, cosa sai fare e cosa puoi offrire, solo così avrai un’idea chiara su chi e cosa vuoi diventare.
Come rintracciare i clienti
Una volta che hai ben chiare le tue competenze, quelle su cui vuoi investire, ciò che ti piace fare ma che, soprattutto, sai anche fare bene, allora bisogna affinare le armi per rintracciare il o i clienti.
Essere un freelance non vuol dire solo saper fare bene qualcosa. Se vuoi che questo diventi un mestiere e non solo un hobby, hai bisogno necessariamente di qualcuno che “brutalmente” ti paghi per avere i tuoi servizi o i tuoi prodotti.
In un mercato in cui già c’è tutto e di tutto, improvvisarsi commerciale di se stessi non è facile.
Bisogna credere nelle proprie abilità e vendere non solo il proprio prodotto o servizio, che può essere simile a tanti altri, ma anche la propria personalità e il proprio modo di svolgerlo. E’ il solo modo per fare la differenza: la personalità.
Il canale migliore per trovare clienti è decisamente il passaparola. Comincia con amici e parenti e dichiara apertamente, senza remore o timori, l’inizio della tua nuova attività da freelance.
Inizia a stampare biglietti da visita da lasciare a chi chiede i tuoi contatti e diffondi il verbo.
Cerca i gruppi di interesse sui social, facebook ha community di ogni tipo dove reperire informazioni, scambiare contatti e proporre i propri servizi.
Diffida da piattaforme a pagamento, almeno finchè non sei con l’acqua alla gola e frequenta corsi e workshop che aiutano con il networking.
Ricorda, il modo migliore per procacciare potenziali clienti è avere contatti che passano altri contatti. E’ un lavoro certosino e non si risolve in 10 giorni.
Se vuoi fare il freelance ti consiglio di imparare le tecniche base dell’attività del commerciale: devi saper vendere te stesso e devi saperlo fare bene. Comincia a conoscere approfonditamente il tuo prodotto: te stesso.
Ritenuta d’acconto o partita IVA?
Passiamo ai fatti economici. Avviare una professione in modo indipendente ti costringe anche a fare i conti con i numeri e se, come me, non hai una gran passione per tutto ciò che riguarda conteggi e forme contrattuali, conviene che ti affidi ad un buon commercialista.
Io ho avuto la fortuna di farmi consigliare da un amico commercialista che mi ha aiutato ad impostare i vari documenti per i pagamenti.
Se sei alle prime armi, comincia con la ritenuta d’acconto: ha un tetto di 5.000€ lordi annuali per lavori di tipo occasionale.
Una volta sforato il tetto, bisogna provvedere con una partita IVA. Oggi mi sento di consigliare quella a regime forfettario, ma aspetta di avere dei clienti più o meno fissi ed un’entrata più consolidata nel tempo, altrimenti si rischia di avere più spese che introiti.
Conclusioni
Il lavoro da freelance è affascinante e spesso lo immaginiamo così figo che sembra che sia semplice e alla portata di tutti.
Caparbietà e forza di volontà devono essere alla base del lavoro da libero professionista. Bisogna essere molto decisi e avere ben chiaro l’obiettivo. Non spaventarsi di fronte alle difficoltà e avere persone attorno che ti incoraggino, altrimenti diventa ancora più faticoso.
Il lavoro da impiegato ti garantisce uno stipendio a fine mese a prescindere dalle tue prestazioni. La sfida del freelance è quella di guadagnarsi con il sudore quei soldini e lavorare per concentrare più competenze in un unico profilo:
- saper fare bene quello che è il tuo core business
- imparare a procacciarti clienti, sapendoti vendere nel modo migliore
- gestire i conti, anche con l’aiuto di un commercialista
Non voglio spaventare chi è alle prime armi, ma ci vuole tanta passione e, soprattutto, tanta pazienza. Bisogna dover essere disposti a lavorare anche d’estate e e nei week end, se si necessita, come è successo a me, per non perdere opportunità di crescita professionale e, perché no, mettere da parte qualche soldino.
Tendenzialmente i risultati, come dice qualcuno, cominciano a vedersi dopo 24 mesi, ma non scoraggiatevi, se avete deciso di intraprendere questa strada, avete un sogno da realizzare, quindi fatelo.
“Le persone che investono in loro stesse vanno avanti” cit.
Chi sono
Dietro la Donnariccia c’è il lavoro creativo di una sognatrice freelance che ama la scrittura e il modo di raccontare il mondo con i colori e le sensazioni di chi non teme le sfide.
Sono una copywriter che scrive per gli altri e per sé con la passione di chi ha voglia di mettersi in gioco costantemente e che non si accontenta della solita routine.
Contattatemi se avete bisogno di uno storytelling per il vostro brand o di consulenza per affrontare la giungla del web.
Brava,andrai lontana, con determinazione, seguendo la strada delle tue vocazioni.Non a tutti capita di fare nella vita il lavoro che piace. In genere e’ una cosa rara esser faber di fortunae sue. Complimenti ,chi la dura la vince !
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Grazie…non sai quanto sia importante sentirselo dire! Essere incoraggiati rappresenta un catalizzatore non indifferente! 😊
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Con la concorrenza di oggi è difficile trovare nuovi clienti, il passaparola è sicuramente l’arma migliore!! 🙂
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Si, sono d’accordo e non basta solo il tam tam tra amici e parenti, è altrettanto importante crearsi un network di persone che lavorano nel tuo ambito, che sanno di poter contare su di te quando un loro cliente chiede professionisti con le tue competenze. È un lavoro anche questo, lungo e, talvolta, anche demoralizzante, ma, come è stato detto nel commento di sopra, “chi la dura, la vince” 🙂 sei d’accordo?
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