Cosa succede quando decidi di dare una svolta alla tua vita.
Il mio è il racconto di chi ha capovolto la propria quotidianità dal cartellino alla libera professione.
Non racconterò solo il passaggio dalla frenetica routine alla frenetica rincorsa del lavoro. Parlerò anche delle emozioni e della determinazione di chi, come me, rincorre un sogno.
I sogni non si costruiscono distesi su una spiaggia a fare selfie davanti al mare, facendo credere che quella sia la nuova vita, purchè ci sia un pc vicino a te.
Il desiderio di una vita su misura si costruisce ugualmente con il sudore e la voglia di arrivare lontano.
Se il lavoro da dipendente ti chiude in una gabbia dorata, ma pur sempre una gabbia, il lavoro da freelance ti conduce a rispettare scadenze e a rincorrere il lavoro.
Quando trovi però il giusto equilibrio, la soddisfazione più grande è quella di essere riuscita a costruire qualcosa con le tue mani (e la tua testa) e il compenso ha un valore assolutamente più gratificante di uno stipendio che ti arriva a fine mese sempre e comunque.
La prima domanda da porsi è: sei una persona che preferisce una vita comoda con piccole soddisfazioni, ma anche con tanti momenti di encefalogramma piatto, oppure vuoi surfare le onde e cucirti le giornate su misura delle tue esigenze?

La vita da dipendente mi ha regalato diverse soddisfazioni e la serenità di avere due maternità con le tutele del caso.
Ad un certo punto qualcosa è cambiato, la maturità (o la follia) dei 40 anni mi ha schiaffeggiato facendomi destare da un torpore che mi stava bene fino ad un certo punto.
Mi sono chiesta: Sabrina ma tu cosa sai fare concretamente?
All’inizio le mie risposte erano di una balbuzie sconcertante e allora ho ripercorso la mia vita professionale e le scelte compiute fino a quel momento.
Ho riscoperto cosa sono e cosa voglio fare “da grande” e quando ho cominciato a scrivere per gli altri, l’approvazione di perfetti estranei mi ha convinta che la strada da imboccare doveva cambiare e che finalmente avevo una direzione ben precisa.

Ecco la svolta.
Tutto comincia da una iniziale presa di coscienza che qualcosa deve cambiare e che, con due figlie, non sarà facile prendere la decisione.
D’altro canto, sono proprio le due figlie, alle quali dedichi sempre meno tempo, a dare quella maggiore spinta a prendere una decisione.
Aiutata da un contesto favorevole e da una nuova proposta di lavoro, che inizialmente sembrava incentivante, ma che poi si è rivelata aleatoria, comincio a costruire la mia nuova strada per un futuro che ancora sto edificando.
Ho così compiuto il grande salto dopo 14 anni da dipendente e ho cominciato un nuovo capitolo della mia vita come freelance.
Sono alcuni mesi che con pc in mano e tanta buona volontà ho redatto testi, ho fatto ricerche, ho studiato e ho imparato tanto. Non solo di web marketing, ma anche e soprattutto nelle relazioni umane.

Non sempre tutto fila come vorresti. C’è chi ti ama e chi non ti capisce. Le situazioni sono altalenanti, un giorno trionfi e il giorno dopo subisci una delusione, ma non è forse così la vita?
D’altronde ho solo dato una sterzata verso un obiettivo che cominciavo a vedere più sbiadito e che non volevo si allontanasse troppo dalla mia mira.
Ecco ora so cosa sono e cosa voglio diventare.
La vita da freelance non è facile, ma cosa lo è? Un giorno sei oberato di lavoro e il giorno dopo sei una biglia impazzita alla ricerca di attività da svolgere.
Ancora oggi oscillo tra il troppo e il troppo poco, ma se anche tu stai intraprendendo questa strada o pensi di volerlo fare prima o poi, il mio consiglio è quello di non avvilirsi. Quando però succede, tieni sempre d’occhio il tuo obiettivo perché è lì che devi arrivare.
Puoi prendere una strada più lunga o più corta, ma l’importante è tenere sempre chiaro il punto di arrivo.
Io il mio obiettivo l’ho scelto, la mia passione è chiara, le mie giornate sono ritagliate su ciò che voglio e sulle necessità delle mie figlie, che adoro più di ogni altra cosa al mondo.

La scelta non è facile, ma quando cominci a ballare ti rendi conto che la vita va oltre la timbratura di un cartellino e i permessi per andare a pisciare.
Se consiglio una vita da freelance?
Si, se hai coraggio e fame di avventura, ma, come qualcuno mi ha detto, bisogna avere tanto equilibrio, altrimenti al primo inciampo non ti tiri più su.
Provate a vedere le storie dei nomadi digitali sulla loro pagina Facebook e cominciate a sognare, perché d’altronde i sogni son desideri e i desideri vanno realizzati perché non c’è un’altra vita per provarci se non questa.
Questo post lo dedico a tutte quelle persone che non hanno avuto più un tempo per realizzare i propri sogni perché ci hanno lasciato troppo presto.
Lineare,chiaro e …formativo. I sogni (hanno età? )x diventare realtà esigono coraggio,pazienza , perseveranza e tanta determinazione ! Complimenti x la linearità della tua scrittura e poi sei davvero …brava . E poi umiltà tanta ! Buon lavoro.
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❤️
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Brava Sabri. Tanta forza e determinazione e si arriva lontano…e magari il percorso cambia nel frattempo.
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Grazie 🤞🏻
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Secondo me una vita da freelance non è per tutti. Diciamo che essere freelance si distingue da un semplice lavoro d’ufficio perché comporta il poter gestire come si vuole il proprio ritmo di lavoro ma nello stesso tempo comporta tante responsabilità. A me ha sempre affascinato l’idea di poter lavorare da casa. Inoltre, mi rendo conto che sono molto più produttiva nelle ore serali che in mattinata, per questo motivo un tradizionale “lavoro d’ufficio” non fa per me!
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Sono d’accordo con te. Non è facile gestire tutto in autonomia, poi dipende anche dal tipo di lavoro che si fa. Io sono una web copywriter e sto imparando anche le più semplici regole di amministrazione per la gestione di fatture e quant’altro, cose che prima non vedevo neanche!! Tu di cosa ti occupi?
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Secondo me una vita da freelance non è per tutti. Diciamo che essere freelance si distingue da un semplice lavoro d’ufficio perché comporta il poter gestire come si vuole il proprio ritmo di lavoro ma nello stesso tempo comporta tante responsabilità. A me ha sempre affascinato l’idea di poter lavorare da casa. Inoltre, mi rendo conto che sono molto più produttiva nelle ore serali che in mattinata, per questo motivo un tradizionale “lavoro d’ufficio” non fa per me!
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Secondo me una vita da freelance non è per tutti. Diciamo che essere freelance si distingue da un semplice lavoro d’ufficio perché comporta il poter gestire come si vuole il proprio ritmo di lavoro ma nello stesso tempo comporta tante responsabilità. A me ha sempre affascinato l’idea di poter lavorare da casa. Inoltre, mi rendo conto che sono molto più produttiva nelle ore serali che in mattinata, per questo motivo un tradizionale “lavoro d’ufficio” non fa per me!
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