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Una Giornata in Google con le Donne del Corriere

Una fantastica iniziativa del Corriere della Sera in collaborazione con Google dal nome “Women Digital Days, verso il Tempo delle Donne”.

L’idea è quella di riunire le donne, per la prima volta le uniche e indiscusse protagoniste di un iter professionale in evoluzione, in un evento che vede la nostra professionalità e la nostra vita giocare due ruoli di primo piano.

L’incontro si è incentrato su tematiche legate alla comunicazione e al marketing digitale che rappresentano uno sbocco intelligente e stimolante per coniugare attività professionali con la vita privata di una donna.

Ma di cosa si sta parlando?

L’iniziativa del Corriere della Sera sta portando avanti, con più incontri, delle tematiche che riguardano l’evoluzione del digitale e della promozione di un brand sulle relative piattaforme coinvolgendo un target tutto al femminile.

Perché le Donne al centro di questa iniziativa? La risposta non è difficile da trovare: noi donne abbiamo la vita più incasinata degli uomini. E non è un punto di vista da suffragette, è semplicemente un dato di fatto.

Le nostre agende sono incastrate di impegni nostri, dei nostri figli, delle attività prettamente domestiche e di incontri con amici. Si, perché anche se affoghiamo con gli incastri più assurdi, noi alla vita sociale non vogliamo e non dobbiamo rinunciare.

Perché il mondo digital viene incontro alle donne con le agende incasinate come le nostre? Perché questa modalità di lavoro consente una flessibilità oraria che perfettamente si integra con le giornate stracariche che quotidianamente affrontiamo noi donne, ancora di più se mamme.

Un momento dell’Incontro Women Digital Days in Google

I Racconti delle Donne

In questo contesto così interessante si sono incontrate donne che hanno portato con sé storie diverse seppur uguali.

Il primo incontro è con Franca (nome di fantasia) che ha deciso di rompere con la routine del lavoro d’ufficio. Subito è scattata un’affinità elettiva, un passato simile con una decisione importante sulle spalle che ci ha subito unite.

La voglia di un riscatto personale e professionale, l’idea che non tutto gira in modo prestabilito, l’acquisita consapevolezza che ciò che valeva ieri non necessariamente andrà bene domani.

Roberta (anche questo nome di fantasia) arriva da un passato da freelance, con progetti sfidanti e conosciuti sul territorio nazionale. Nomi e brand altisonanti, una vita a rincorrere il sogno della carriera e d’un tratto ha deciso di fermarsi. Lei non ha figli, probabilmente perché il suo vero e unico amore è stato il lavoro, e oggi decide che è il momento di cambiare rotta. Ci racconta di aver vinto un’interessante contest dal nome Back to Work promosso da Piano C, Elle Active! e Philippe Morris Italia. L’iniziativa incentiva le donne a riposizionarsi nel mondo del lavoro con una serie di attività. E con brand conosciuti come questi vale la pena approfondire.

C’è poi la storia di Katia (sempre nome di fantasia) una 30enne pugliese che dopo diversi giri tra gli uffici stampa più prestigiosi,decide che il suo lavoro ha bisogno di una svolta. Scrivere non ha bisogno di una poltrona fissa, lo so bene io che il pc lo porto sempre sottobraccio con me. La scelta di un lavoro flessibile è la sua possibilità di non allontanarsi dagli affetti pur continuando la sua attività di giornalista.

E dulcis in fundo c’era Antonella (nome di fantasia, ça va sans dire) lei arriva con un passeggino e una splendida bebè di 4 mesi. L’apoteosi del senso di flessibilità che coniuga l’essere mamma con l’essere professionista senza che l’una intacchi l’altra.

La possibilità di allattarla durante gli speech con il favore delle splendide persone che hanno condotto la giornata di formazione è stato davvero come vivere in un altro mondo, un altro contesto, quando invece dovrebbe essere la normalità

Una piccola chicca: la questione Dolce&Gabbana

Parlando di comunicazione e di worse case, non potevano non saltar fuori gli ultimi avvenimenti della nota casa di moda. Per chi non lo sapesse recentemente D&G ha lanciato uno spot in cui una modella coreana cercava di mangiare dei tipici pasti italiani, come la pizza e il cannolo siciliano, utilizzando le classiche bacchette, ovviamente con scarsi risultati.

Il governo cinese non ha apprezzato lo humor dello spot e ha pensato bene non solo di bloccare l’imminente sfilata, ma anche di oscurare tutti i prodotti della casa di moda italiana. La questione è stata peggiorata, pare, da delle scuse mal fatte dai 2 noti stilisti. Da questa storia ne è nata una discussione accesa tra le donne in platea,considerando che tra esse c’era anche Mara (nome di fantasia) che lavora per un service dell’azienda di moda.

Nella fattispecie alcune donne, tra cui anche quelle dell’organizzazione,si sono risentite di una scelta sessista fatta dalla casa di moda, ma c’era anche chi invece sembrava tollerare una scelta più commerciale che di sostanza.

Insomma ne è nato un confronto pacifico, ovviamente, e democratico che ha visto coinvolta tutta la platea con un’ottima moderazione della speaker.

Cosa ci faceva un uomo in platea?

Eccolo lì un giornalista di vecchio stampo, con le maniche di camicia risvoltate e la penna per prendere appunti. Lui, unico e solo in una platea di donne, non poteva che essere simpaticamente preso di mira. Roberto,questo è il suo vero nome, è un giornalista di quelli storici, che è venuto all’evento perché la sua testata online ilgiornaledelricordo.it ha bisogno di essere comunicato sui nuovi media: i social e questo gli sembrava l’evento più appropriato!

La sua scelta è più che sensata, considerando anche che da questo incontro ne è nata una fugace collaborazione. Andate a sbirciare nella sua rubrica troverete …La DonnaRiccia!

2 commenti su “Una Giornata in Google con le Donne del Corriere

  1. Donne in cammino alla ricerca di una identità mai definita ma in continua evoluzione alla ricerca di nuove emozioni!
    Come uscire da situazioni ordinarie che spesso diventando abitudini consolidate fa sfiorire il sogno di ogni donna di scoprire se stessa in situazioni nuove.

    "Mi piace"

  2. Pingback: Il Successo delle Donne arriva con il Mentoring e il Networking – La DonnaRiccia

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