Le donne e la loro riconosciuta sensibilità: è un pregio o un difetto?
Le nostre emozioni spesso condizionano l’umore e di conseguenza le nostre giornate, come gestirle?
Ogni giorno facciamo i conti con diversi stati d’animo: riceviamo centinaia di stimoli ed input e non sempre riusciamo ad affrontarli come vorremmo. A volte ci sentiamo inadeguate altre volte invece vincenti.
E’ opinione comune che noi donne siamo più sensibili, è una qualità e/o difetto che ci è ampiamente riconosciuto.
Diversamente dagli uomini, infatti, ci facciamo coinvolgere spesso in modo smisurato da ciò che ci circonda.
Un uomo saprebbe scrollarsi di dosso il peso di una giornata faticosa facendosi scivolare commenti e giudizi meno opportuni. Noi donne abbiamo questa brutta abitudine di riflettere a lungo sulle cose. Proprio per questa innata sensibilità ci poniamo il problema su tutto ciò che accade. La superficialità che spesso viene attribuita ad un uomo, noi proprio non riusciamo ad adottarla.
Questa emotività però può portarci ad analizzare in modo troppo approfondito alcune dinamiche che spesso e volentieri lasciano il tempo che trovano. Un giudizio negativo ricevuto al lavoro, un commento sgarbato che ci è stato rivolto spesso diventa un dramma e addirittura motivo di tristezza. Il cattivo umore che ne deriva ci resta attaccato addosso e non sappiamo più come ritornare ad essere serene.
Ci sono studi che ci aiutano a focalizzare questa sensibilità nella giusta direzione. Si parla di persone addirittura ipersensibili, ed è questa una caratteristica che ci appartiene fin dall’infanzia.
Ho letto un libro “I bambini sensibili hanno una marcia in più” di Rolf Sellin, in cui non si affronta solo il tema di bambini con una sensibilità più accentuata rispetto agli altri, ma anche di adulti che si portano dentro questa spiccata sensibilità
Ho trovato interessante come l’autore induce il lettore a catalizzare questa sensibilità nella giusta direzione. Le persone sensibili, percepiscono dei malumori o de messaggi tra le righe che i più distratti non colgono. Spesso questi stimoli vengono ignorati perché sottovalutati, ma se si facesse lo sforzo di prenderne coscienza e di portarli a proprio vantaggio per risolvere una situazione o addirittura per tenersene alla lontana, la sensibilità potrebbe diventare addirittura un’arma vincente.
Le emozioni e gli stati d’animo che si alternano nel corso delle nostre giornate sono il nostro cuore pulsante. Dopo diversi anni di tumulti provocati alla fine “dal nulla”, mi son resa conto che l’emozione va presa e guardata in faccia. Va gestita e le va dato il giusto peso. Se però l’emozione che ci coglie è l’allegria, lasciamola andare dove vuole. Se è smisurata con o senza motivo, fa sicuramente bene al nostro umore e alla nostra salute.
Le donne sensibilipercepiscono le emozioni in modo più intenso. Ho trovato un test divertente da fare, che vi lascio qui per le più curiose che vogliono mettere alla prova la propria sensibilità.
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