Le donne spopolano sempre di più sul web con profili social da migliaia di follower e blog seguitissimi.
Le donne spopolano nel mondo del web in un modo che non si era mai visto prima. Dietro una strategia di blog o social, spesso troviamo i volti di donne intraprendenti che hanno creato o hanno fatto proprie le nuove leggi della comunicazione.
Travel blogger, Food blogger, Local blogger, Fashon blogger, Mamme blogger che comunicano le loro passioni facendole diventare molto spesso fonti di reddito.
All’ultimo evento sul content marketing, SEO&Love, organizzato da Salvatore Russo, le protagoniste della comunicazione via social e su blog erano tutte donne.

E’ vero che a noi donne piace parlare, noi comunichiamo e spettegoliamo. Le relazioni ci vengono spontanee come il pane. Oggi la società ci ha messo in mano uno strumento di comunicazione così efficace che ci sta facendo conquistare il mondo.
Infatti sul palco del Seo&Love, tenutosi a Verona lo scorso Febbraio, a testimoniare le loro esperienze di successo sono salite la fashon blogger Irene Colzi, le influencer del mondo delle mamme di 50 sfumature di mamma, che contano migliaia di follower solo su Instagram.
Interessante anche l’esperienza della local blogger Cristina Papini, ideatrice di gallinepadovane.it il blog (e non solo) dedicato alla cultura e ai prodotti del territorio veneto guardati da un occhio femminile.
Perché tante donne diventano blogger e influencer?
Senza andare a scavare nei numeri di statistiche dell’ultim’ora, si intuisce da diversi segnali che il mondo femminile è diventato parte attiva delle dinamiche web.
In principio donna e tecnologia era un binomio che non sempre andava di pari passo. Con il tempo questa stessa tecnologia ci ha fornito uno strumento per esprimerci e farci conoscere.
E’ evidente a tutti, oltre che essere alla base ti diversi clichè, che le donne hanno una maggiore propensione a condividere le proprie esperienze e intrecciare relazioni su più piani e livelli.
Basti pensare alle diverse chat attive che abbiamo, non ultima quella delle mamme su whatsapp.
Questa primissima esigenza di esternalizzare i nostri pensieri ci accompagna, se ci pensate, da quando eravamo bimbe e tenevamo stretto gelosamente tra le mani il nostro diario segreto.
La rivoluzione? Il diario è diventato digitale e di segreto non c’è più nulla. La tecnologia ci ha “suggerito” di condividere le nostre passioni passando dalla confidenza in un diario, o ad un’amica, all’inaspettato pubblico del blog. E quando le prime blogger hanno cominciato a divulgare le proprie passioni su make-up e abbigliamento, è stato subito un successo.
Le situazioni che raccontiamo sulla quotidianità, i nostri interessi, le fotografie e i viaggi che facciamo con annesse difficoltà che affrontiamo, ci siamo, infatti, accorte che sono i medesimi che vivono altre donne.
La giornata di una donna si districa tra mille problematiche e il blog in definitiva è diventato quel diario “segreto” che una volta giaceva sotto il cuscino e ci dà voce, soprattutto senza interromperci.
Perché gli uomini sono meno avvezzi a mettere in piedi un blog sulla propria vita?
Probabilmente perché sono di natura più chiusi e meno comunicativi? Hanno una giornata più lineare, tra lavoro, magari sport e qualche passione?
E comunque quando chiedi a un uomo nel silenzio della casa “amore, a cosa pensi?”, stai sicura che lui ti risponderà sempre “cara, non penso a nulla!”.
Detto questo è chiaro che un uomo non esporrà mai i suoi pensieri e i suoi punti di vista più intimi relativamente al vivere quotidiano su un blog, se già fa fatica a esporteli nell’intimità delle 4 mura domestiche.
Quindi l’esigenza di comunicazione e di condivisione potrebbe essere alla base del motivo di apertura di un blog, che sia esso incentrato su tematiche legate alla moda, al benessere, al cibo e ai viaggi conta poco, purchè raccontino le nostre passioni e il nostro vivere quotidiano.
D’altronde non mi è mai capitato di imbattermi, in nessuno dei convegni sul tema a cui ho partecipato, in papà blogger. Se invece si parla di tecnologia, il guru in assoluto sappiamo già chi è.
Perché le donne influencer?
Qui siamo nel campo di donne che non si accontentano solo di comunicare e condividere maneggiando ottimamente i nuovi canali digital di comunicazione.

In questo caso ci troviamo di fronte a vere e proprie imprenditrici di un brand che si chiama con il loro nome o che le rappresenta.
La lista di esempi potrebbe essere infinita. Ma quanto sono brave? Le possiamo amare o odiare, ma sono riuscite a costruire dei veri e propri business adottando una comunicazione visiva, per le instagrammer, e una comunicazione sui canali digital, in generale, coinvolgendo tanto pubblico, parlando semplicemente delle proprie passioni.
Il marketing di se stessi è alla base di una strategia che oggi le porta sulla cresta dell’onda. Domani chissà, ma oggi, nonostante gli scettici parlino di ignoranti (cioè che non hanno studiato le leve della comunicazione accademicamente parlando) che non andranno lontano, loro sono lì e hanno trovato le leve giuste per guadagnare con i blog o con i social.
Vi lascio un po’ di numeri per farvi un’idea di quanto questo campo stia diventando redditizio.
Io vorrei solo concludere con una mia riflessione:
bello guadagnare dalle proprie passioni, ma, come ogni cosa, bisogna avere una percezione ben chiara dei limiti. I limiti sono dettati dalla propria coscienza, che troppo spesso facciamo finta di non sentire.
Youtube: guadagno medio per video in base al numero dei followers
100k-500k: 12,500 dollari
500k-1m: 25.000 dollari
1m-3m: 125.000 dollari
3m-7m: 187.000 dollari
Oltre 7m: 300.000 dollari
Facebook: guadagno medio per post in base al numero dei followers
100k-500k: 6.250 dollari
500k-1m: 12.500 dollari
1m-3m: 62.500 dollari
3m-7m: 93.750 dollari
Oltre 7m: 187.500 dollari
Instagram: guadagno medio per post in base al numero dei followers
100k-500k: 5.000 dollari
500k-1m: 10.000 dollari
1m-3m: 50.000 dollari
3m-7m: 75.000 dollari
Oltre 7m: 150.000 dollari
Twitter: guadagno medio per singolo post in base al numero dei followers
100k-500k: 2000 dollari
500k-1m: 4000 dollari
1m-3m: 20.000 dollari
3m-7m: 30.000 dollari
Oltre 7m: 60.000 dollari
Fonte dati Sportfair.it

Chi sono
Dietro la Donnariccia c’è il lavoro creativo di una sognatrice freelance che ama la scrittura e il modo di raccontare il mondo con i colori e le sensazioni di chi non teme le sfide.
Sono una copywriter che scrive per gli altri e per sé con la passione di chi ha voglia di mettersi in gioco costantemente e che non si accontenta della solita routine.
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