Figlia di 11 anni che non vuole fare il campus estivo? Resta a casa con campus domestico.

Ecco cosa mi sono inventata. E ha dato i suoi risultati !

Aurora, 11 anni quest’anno non ha voluto iscriversi ad alcun campus estivo.

Mi ha detto, “sono grande e non mi va di farmi organizzare la giornata da altri, che siano tutor o animatori”.

E non c’è stato verso, diverse proposte anche interessanti, ma niente quest’anno aveva deciso di mettere alla prova la sua autonomia pensando che le giornate si sarebbero rese entusiasmanti da sole.

Ora c’è da dire che lavorando da remoto non c’è la necessità impellente di una sistemazione per evitare di lasciarla da sola a casa.

Dunque, ad un certo punto ho ceduto e ho voluto metterla alla prova.

Ecco, a parte qualche uscita con le amiche e un pomeriggio in piscina la piccola ribelle si è inevitabilmente trovata a spendere il suo tempo davanti ad un pc o cellulare.

Eh no mia cara figliola!

Ho lasciato correre i primi giorni e poi è partito il pippone che sintetizzo in modo sparso qui di seguito:

“Stare sempre davanti al pc fa male…si limita il processo creativo oltre a rovinarti gli occhi…”

“Se resti a casa fai i compiti…ok?” ok

“Allora Aurora, ti ho fatto rimanere a casa perché ti saresti organizzata, altrimenti ti organizzo io..”

Ovviamente questo succedeva mentre io ero oberata di lavoro fino alla punta dei capelli e tra una call e un’altra.

Finché ad un certo punto le ho imposto di scegliere un’alternativa che la distogliesse dallo schermo mettendole un limite di tempo di 2 ore al pc, dopo i quali avrebbero pure potuto guardare il soffitto per quanto mi riguardava.

Da lì la svolta, mi fa “mamma voglio imparare a cucinare”.

Benissimo.

Da ora in poi comincia il campus domestico, più precisamente culinario!

Durante la pausa pranzo l’ho guidata ai fornelli per una pasta in bianco o con sughi pronti.

Sono partita dalle basi.

Dopo qualche giorno bastava che la osservassi per vederla sempre più a suo agio con piatti e fornelli.

E dico di più: piatti nella lavastoviglie dopo averla svuotata. Questa cosa mi ha commossa profondamente.

Dopo diversi apprezzamenti motivazionali, sorpresa: “mamma oggi faccio i muffin”.

E son venuti fuori non solo i muffin ma anche i pancake.

Dovete sapere che ad uno dei compleanni della mia seconda, Bianca, ho ricevuto un libro di ricette da far svolgere ai bambini e bambine in tutta autonomia, per le più piccole ovviamente con la supervisione di un adulto.

Così libro da una parte ed entusiasmo dall’altro i pomeriggi si sono svolti all’insegna della cucina e della pasticceria.

Aurora ha imparato cose nuove, si è divertita e ne ha beneficiato anche la sua autostima.

Ora è in campeggio e io ho smesso di approfittare della situazione e sono ritornata a cucinare e a svuotare la lavastoviglie :(((