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Il Castello di Dracula

Una passeggiata in Transilvania.

Uno dei viaggi più insoliti che ho fatto è in Transilvania per visitare il Castello di Dracula. Attratti dalla sua leggenda e da quella del conte più cupo della storia, abbiamo deciso di organizzare una gita in uno dei posti più misteriosi d’Europa, la Transilvania.

Il castello di Dracula e il conte Dracula mi hanno sempre suscitato una certa curiosità così, valigia alla mano e famiglia a seguito, ci siamo imbarcati in uno dei viaggi più suggestivi mai fatti.

Aereo per Bucarest per poi noleggiare un’auto che ci ha portato in Transilvania. Circa tre ore di viaggio per raggiungere il Bed & Breakfast a Brasov, dall’aeroporto. Abbiamo percorso una strada interna costeggiata da boschi e montagne, i Carpazi, che ci hanno condotto poi nella terra del conte Dracula.

 

Veduta dal castello di Dracula
Veduta dal castello di Dracula

Brasov è il paese più vicino e turistico dove alloggiare per visitare il castello del conte Dracula, che si trova invece a Bran. Brasov è un paesino molto accogliente con un’enorme piazza e popolata da case colorate. Molto semplice e piacevole da visitare.

Il Castello del Conte Dracula.

Il giorno dopo ci svegliamo carichi e cominciamo ad entrare nell’atmosfera macabra che ci preparerà ad affrontare, con una certa emozione, il castello di Dracula. Raccontiamo alla piccola Aurora che si tratta di un personaggio con i denti affilati perché ha mangiato troppa cioccolata. Ci assicuriamo così che non si spaventi e che ne faccia ammenda quando mangia troppo cioccolato (sono tremenda!!). Infatti è tornata a casa con una t-shirt con la stampa del viso del conte, chiaramente con una smorfia buffa da cartone animato.

Organizziamo così l’escursione a Bran, un borghetto medievale quasi interamente costruito in pietra e mattoncini. Imbocchiamo un viale costeggiato da mura in pietra e arriviamo nel cortile del tanto famigerato castello. Entriamo così, non senza un certo brivido, nel castello di Dracula e, con sorpresa dei nostri occhi, ci imbattiamo nel museo del giocattolo.

La storia.

Qualcosa non ci torna e vado subito a consultare la guida. La storia narra infatti che il castello di Bran è stato abitato da Vlad III di Valacchia detto l’Impalatore, per la sua predilezione a impalare i nemici, da cui poi la leggenda di Dracula. Nel 1920 però divenne residenza del regno dei sovrani di Romania. Vi soggiornarono a lungo infatti la regina Maria di Sassonia-Coburgo-Gotha e sua figlia, la principessa Ileana di Romania, che aveva lasciato lì tutti i suoi giochi e i suoi spassi.

Quindi in un attimo ci è crollato il mito del castello più spaventoso e misterioso al mondo. Lo scenario che si è parato di fronte è stato quello di un luogo confortevole in cui ogni angolo parlava di scene da focolare domestico dove una deliziosa bimba soleva trascorrere le sue giornate in groppa a cavallini di legno o a servire thè con graziose tazzine in ceramica.

Cortile del castello di Dracula
Cortile del castello di Dracula

Andiamo per visitare gli altri piani e stanze e ci troviamo di fronte ad un castello medievale, con una struttura che, vista da vicino, è anche molto bella. Balconi di legno e mura bianche con cortili circolari che nulla facevano pensare ad un passato misterioso.

Solo una stanza ci ricordava che il palazzo un tempo era stato abitato dal conte Dracula, perché semplicemente c’era un manifesto del film tratto dal romanzo di Bram Stoker.

Santuario degli Orsi di Zarnesti

Un po’ delusi, ma comunque contenti della gita torniamo a Brasov, dove ci consigliano di fare un giro al Santuario degli Orsi di Zarnesti. E’ un posto dove puoi vedere gli orsi in “quasi” libertà. Molti di loro sono stati salvati da circhi e zoo e affidati alle cure dei gestori della riserva, che con una certa passione ci hanno raccontato la storia di ciascuno di loro. Molti orsi sembravano vivaci ed è stato bello vederli muoversi in una ambiente a loro familiare. Altri purtroppo non si erano ripresi dall’esperienza fatta e continuavano a girare intorno a se stessi.

orsi

In definitiva è stato un bel viaggio anche per la bambina che ha visto orsi e vampiri senza spaventarsi, perché, in definitiva, ad impressionare sono più le leggende che si accostano a questi personaggi che non la realtà vera e propria.

 

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